Colli: "Il Psd'Az uscirà dalla giunta Cappellacci"

da La Nuova Sardegna del 4 marzo 2013
«Usciremo dalla giunta ma, almeno per il momento, resteremo nella maggioranza». Dopo la riunione fiume del consiglio nazionale, il segretario del Psd’Az, Giovanni Colli dice di non avere dubbi.
Eppure il “parlamentino” sardista si è fortemente diviso nel dibattito di sabato. Proprio per evitare una spaccatura nel voto, Colli e il presidente Giacomo Sanna hanno ricevuto il mandato di decidere la linea dopo un confronto con il governatore Ugo Cappellacci, che non appena è terminato lo spoglio delle elezioni politiche ha aperto una verifica politico-programmatica per l’ultimo anno di legislatura. Favorevole all’uscita dall’esecutivo, così come alla contemporanea rinuncia a tutti gli incarichi negli enti, è anche Sanna, che sabato è stato esplicito nei suoi due interventi davanti al gruppo dirigente.
Quella del Psd’Az non è una rottura con Cappellacci. Colli conferma quanto detto sabato da Giacomo Sanna: «Il presidente ha accolto le nostre principali richieste: la flotta sarda, la zona franca, il no alle scorie radioattive».
E allora qual è il problema? «Anche dopo il dibattito del consiglio nazionale – spiega Colli – il sono dell’avviso che il Psd’Az non debba partecipèare a una verifica che punta a formare la giunta che deve traghettare il centrodestra verso le elezioni regionali. Noi non abbiamo deciso nulla sulle future alleanze, per cui non siamo interessati. In questa situazione, possiamo continuare a batterci per ottenere risultati concreti sui nostri temi, ma a questo scopo la nostra presenza diretta in giunta non è essenziale».
Un appoggio esterno? «Noi possiamo darci – risponde Colli – tre mesi di tempo per verificare se il centrodestra realizza le cose su cui si è impegnato. Poi vedremo cosa fare». C’è chi sospetta che quella dei sardisti sia una tattica per strappare non uno ma due assessorati. «Per quanto mi riguarda – taglia corto Colli – io non cambio idea neanche se ci danno tre poltrone. Anzi, proprio a questo proposito dico che mi piace ancora meno cuna verifica che, a quanto ho sentito, si è avviata sulla consueta lotta di incarichi. Non ci interessa il balletto della spartizione».
C’è, nel calcolo del Psd’Az, la delusione per il 2,2 per cento ottenuto alle elezioni politiche? Con quei voti, 25 mila, non si entra nel prossimo Consiglio regionale di 60 seggi. «Delusi? Noi siamo più che soddisfatti – afferma Colli – perché quel dato vale almeno il 5 per cento alle elezioni regionali, dove il nostro partito è sempre andato molto meglio. Bisogna considerare lo tsunami Grillo: ebbene, noi siamo stati l’unico partito che è andato meglio, anche se solo dello 0,5 per cento, rispetto alle elezioni politiche del 2008: anche allora ci presentammo da soli. Stavolta tutti i partiti sono crollati, noi abbiamo migliorato».
Sarà Cappellacci a convocare il Psd’Az per la verifica. Colli e Sanna analizzeranno la situazione e poi decideranno. Stando alle parole del segretario, l’assessore ai Trasporti Christian Solinas sembra destinato davvero a uscire dall’esecutivo. E potrebbero lasciare anche i nominati in enti e Asl.
L’idea dei 4 Mori è quella di avere le “mani libere” quando si decideranno le alleanze per le elezioni del febbraio 2014. C’è chi spera in un’apertura del Pd, che però non è ancora arrivata. L’uscita dalla giunta servirà ad aprire il dialogo con il centrosinistra? (f. per.)